Foto archivio Fano Jazz
Untitled
2025
Site-specific biodegradable installation, raw natural pitch, plant-based rope
Fano Jazz by The Sea 2025
One could say that jazz was born from a wound. A historical, cultural, and emotional rupture: slavery, racial discrimination, marginalization, and the inner exile of a community that was able to transform its pain into art.
Studying and listening to jazz culture and music has deeply inspired me to focus on authentic creative processes - the essence of this genre and the reason behind its continuous evolution - without yielding to visual sensationalism. Instead, the approach to designing a site-specific piece for Fano Jazz by the Sea was intentionally dedicated to expressive and introspective subtlety.
The installation originates from a wound: the pitch of trees. This natural resin is produced, beyond its defensive purpose, precisely when there’s an injury to the bark, in order to heal it. And just like jazz, the “secretion” of pain, through art, finds the energy to transform, to transmute into a new form or into a multitude of non-forms, free to inhabit the space around the trees of the Jazz Village and to be interpreted by the public. It might appear like a rainfall, like notes on a musical staff, or a tangle of shapes…
The work is untitled. It resists labels. It has no boundaries and seeks to avoid creating limits. Rather, it invites fusion between art and audience, not only can it be touched, moved, and entered, but viewers will even be invited to take it home, piece by piece. It will belong to no one, nor will it create economic value, only energetic value.
The “abstract” forms taken by the pitch will be created while listening to the musicians of this year’s edition, to generate a sense of energetic interconnection with the entire festival, imbuing the project with a ritualistic and symbolic meaning.
The goal is to illuminate the profound idea that Art, all Art, can be a means of connection with every aspect of existence and with the very story of Life itself.
Jazz music and this installation become a healing - through the language of art - of every wound.
Senza Titolo
2025
Installazione site-specific biodegradabile, pece naturale grezza, corda vegetale
Fano Jazz by The Sea 2025
Si può dire che il jazz nasce da una ferita. Una lecerazione storica, culturale ed emotiva: schiavitù, discriminazione razziale, emarginazione ed esilio interiore di una comunità che ha saputo trasformare il dolore in arte.
Lo studio/ascolto della cultura e della musica jazz mi ha profondamente ispirato verso la direzione del sentire e della concentrazione su un processo di creazione autentico, (che caratterizza questo genere e ne permette la continua evoluzione), senza cedere al sensazionalismo visivo. Piuttosto, l’approccio alla progettazione di un’opera site specific, per il Fano Jazz by the Sea, è stato volutamente dedito alla delicatezza espressiva ed introspettiva.
L’installazione nasce da una ferita: la pece degli alberi. Questa resina naturale viene prodotta, oltre che a scopi difensivi, quando c’è una lesione della corteccia al fine di riparala. Ed esattamente come per il jazz, le “secrezione” del dolore, attraverso l’arte, riesce a trovare l’energia per trasformarsi, trasmutare in una nuova forma o in una moltitudine di tante non forme, libere di abitare lo spazio attorno agli alberi del Jazz Village e di essere interpretate dal pubblico. Potrà sembrare una pioggia, delle note su uno spartito oppure un groviglio di sagome…
L’opera non ha titolo, non vuole essere etichettata , non ha confini e non vuole creare limiti. Anzi invita alla fusione tra arte e pubblico, poiché non solo si potrà toccare, muovere ed entrarci dentro ma addirittura gli spettatori saranno invitati a portarla a casa pezzo per pezzo. Non sarà di nessuno ne potrà creare valore economico, ma solo energetico.
Le forme “astratte” che prenderà la pece saranno realizzate ascoltando i musicisti di questa edizione, al fine di creare un’energia di interconnessione con tutto il festival, donando a questo progetto un significato rituale e simbolico.
Lo scopo è di portare alla luce l’idea profonda di come l’Arte (tutta l’arte) possa essere strumento di connessione con tutti gli aspetti dell’esistenza e della storia stessa della Vita.
La musica jazz e la mia installazione divengono guarigione, attraverso il linguaggio dell’arte, di ogni ferita.























