Danfe IIª

L’ispirazione di quest’anno del Festival è stata la “metamorfosi” e sono stata invitata per realizzare una scultura site-specific su questo tema.
Questo progetto è ispirato alla storia di Dafne e Apollo. L’idea base è stata quella di seguire un percorso a matrioska, nel quale trasformo un classico mito greco, che racconta di una metamorfosi, in un’altra metamorfosi, alla ricerca di una ritualità concettuale tanto quanto pratica. Nelle mie opere la metamorfosi è il tema principale, ma non si tratta di cambiamenti che i personaggi subiscono per capricci divini o dolori della vita, semmai ne divengono protagonisti coscienti e testimoni. Nell’universo della mia arte non sono gli dei a trasformare umani e divinità per giochi di potere e desideri. Tutti possono manifestare la metamorfosi per puro piacere spirituale e fisico.
Dafne IIª, nel 2024, non è vittima delle molestie di Apollo, non si trasforma per fuggire ad uno stupro o per i dispiaceri della vita, ma decide consapevolmente di fondersi con un albero. Questa Dafne è una donna integra che sceglie volontariamente di concedersi alla propria stravaganza. Ama l’albero e con esso si fonde con la stessa libertà con la quale può separarsi da lui.